Teliad ha subito una penalizzazione su Google e già si temono effetti negativi per chi si avvale di Link Network per la SEO
In queste ore apprendiamo la notizia che Teliad è letteralmente sparita dagli indici di Google, se ne discute sul Forum GT a questo link e sul TagliaBlog da qui.
E’ interessante leggere il post sul Forum GT perchè c’è la risposta ufficiale di Teliad in merito all’accaduto.
All’inizio molti siti hanno ricevuto delle notifiche in Webmaster Tools di Google e tutti hanno cominciato a pensare che si trattasse di un aggiornamento di Penguin (il 3.0) ma non è stato così.
Johannes Mehlem ha spiegato da qui cosa stava accadendo: “per promuovere risultati di ricerca di alta qualità, stiamo prendendo provvedimenti nei confronti di un Network di link europeo e di uno tedesco“
Ma quali sono questi due network? Teliad e Rankseller.
Google raccomanda ai SEO di tener presente lo schema di link per assicurare che il sito non abbia a che fare con pratiche di link ingannevoli. In questa pagina viene detto espressamente che è vietata la compravendita di link, non viene concepito il fatto di pagare denaro per aumentare il pagerank oppure di acquistare articoli sponsorizzati pieni di link.
Queste pratiche sono fortemente penalizzate da Google perchè influenzano in modo innaturale i risultati di ricerca, d’altro canto c’è chi invece si lamenta dei provvedimenti drastici di Google perchè in questo modo penalizza la SEO e spinge i responsabili di Siti e Blog ad acquistare pubblicità su Google Adwords per comparire nelle serp.
NON E’ COSI’.
Noi di Affiliarsi.com, abbiamo alcuni portali ben posizionati su Google per key davvero interessanti e possiamo dire che, abbiamo anche subito penalizzazioni negli anni passati quando abbiamo fatto finta di non comprendere le linee guida o abbiamo utilizzato tecniche Black Hat (dovevamo anche concederci il “lusso” di prendere in giro Google), però negli ultimi anni abbiamo investito sulla qualità dei contenuti, non abbiamo elemosinato link in giro (abbiamo ricevuto molti link spontanei da siti che neanche conosciamo e che ringraziamo) e abbiamo provveduto ad un corretto utilizzo degli Strumenti per Webmaster di Google e dei Social. Per questi portali, abbiamo ottenuto delle buone posizioni che hanno resistito a tutti gli aggiornamenti di Panda e Penguin, anzi guadagnando anche delle posizioni dopo il loro passaggio.
La SEO non è morta! La qualità premia sempre.
Frasi fatte ma che rendono l’idea di quello che sta succedendo. Non dobbiamo assolutamente aver paura di Google e dei suoi aggiornamenti, ma ci viene chiesto di rispettare delle linee guida per essere presenti nelle loro serp ed è buona norma rispettarle. In fondo essere presente su Google non è obbligatorio, ma se vogliamo starci dobbiamo rispettare quello che ci chiede “il padrone di casa”.
Può sembrare un discorso banale ma in fondo si tratta di buona educazione e rispetto, non sottomissione.