La settimana appena trascorsa è stata una delle più movimentate per il web, in particolare per quello italiano, oltre che spagnolo, polacco e tedesco.
L’annuncio che ha generato preoccupazione arriva da parte di Matt Cutts tramite il suo account Twitter
And here’s a reminder about unnatural/paid links for Italian: http://t.co/OoA4dSXqhI #hint #hint
— Matt Cutts (@mattcutts) 10 Marzo 2014
Un breve tweet che indirizza ad una dichiarazione sul blog ufficiale di Google da parte di Giacomo Gnecchi che spiega ciò che accadrà in merito alla valutazione dei link innaturali e a pagamento sui siti web italiani ed in generale di tutto il mondo.
Il concetto di base è che lo scambio di link non organici, utilizzati per manipolare i risultati di ricerca non sono ben visti da Google, dato che violano deliberatamente le sue linee guida.
Google ha iniziato già ad agire sui siti che hanno deliberatamente utilizzato questa pratica violando il regolamento e Gnecchi fa chiarezza su quale tipologia di link viene riconosciuta dannosa da Google e cosa fare dopo aver ricevuto l’avviso di violazione del regolamento.
Quali tipi di link sono considerati dannosi da Google?
- i link che puntano al tuo sito, ovvero lo scambio di link tramite schemi e l’acquisto degli stessi per migliorare il PageRank ed influenzare i risultati sul motore di ricerca. Questo avviene generalmente in Italia con article marketing e guest posting tramite link con testi ottimizzati, come nell’esempio fornito da Google stesso. L’obiettivo è di scoraggiare la creazione di contenuti di bassa qualità.
- i link dal tuo sito verso altri siti, ovvero sia tramite guest blogging che widget contenenti link, come nell’immagine d’esempio.
Il consiglio da parte di Google è di rimuovere tali link e di segnalare chi continua a promuovere pratiche di scambio link sia gratuita che a pagamento.
In caso di link a pagamento, richiedere di utilizzare il rel=”nofollow”.
Una volta risolto il problema, richiedere la riconsiderazione del proprio sito.