Oggi abbiamo il piacere di intervistare Anna Covone, SEO e webmarketing specialist, ma da ormai diverso tempo conosciuta dal mondo del web come guru di YouTube con il suo TuttoSuYoutube.
Dedica con passione tempo e risorse a mostrare con guide, trucchetti e strategie tutte le sfaccettature del noto social di video ormai da diversi anni proprietà di Google.
Dopo questa breve introduzione, passiamo all’intervista con Anna, o “laseomante” per gli amici del web.
Che cos’è YouTube?
Fino a qualche anno fa sarebbe stato semplice rispondere che YouTube è un servizio di video sharing, ma oggi questa definizione non è più in grado di comprenderne la complessità: YouTube è un motore di ricerca video (che progressivamente ha sostituito Google Video) ed anche un social network. Tuttavia mi piace pensare a YouTube anche come ad un archivio mondiale del materiale audiovisivo della nostra società così come merita sicuramente una menzione tra le piattaforme di marketing on line oggi più frequentate ed ambite dai brand. Da un punto di vista culturale rappresenta anche il luogo dove si verificano gli esperimenti più interessanti di user generated content che comprendono anche l’importante fenomeno del giornalismo partecipativo, l’informazione dal basso, che sta così profondamente modificando il sistema dell’informazione e scardinando, piano piano, il monopolio dei mass media. Ma lato utente che cos’è? Come viene percepito dalle persone al di fuori del nostro settore? Come una nuova TV, personale e personalizzabile, dove ognuno può costruire il proprio palinsesto ed interagire in una maniera nuova con i video, i personaggi ed i brand.
Come dovrebbero approcciarsi i Brand a YouTube?
In sostanza sono due gli atteggiamenti che un brand dovrebbe avere nei confronti di questa piattaforma e del suo pubblico: in primo luogo si dovrebbero offrire i contenuti che il target di riferimento realmente desidera guardare. A volte è difficile far capire alle aziende questo approccio perché troppo spesso l’azienda ha già un’idea ben precisa del tipo di video che vuole realizzare, ma non è detto che quello che l’azienda vuole proporre corrisponda a quello che il target sta cercando. La content strategy dovrebbe venire solo dopo aver effettivamente sondato il target ed averne individuati i gusti e le esigenze. Quindi rifuggire atteggiamenti autoreferenziali per dedicarsi ad una strategia costruita completamente intorno al target; anche perché, diciamocelo francamente, è un peccato vanificare l’investimento con la produzione di un video che poi nessuno guarda.
In secondo luogo, una volta individuato il contenuto richiesto dalla propria utenza, bisogna optare anche per un giusto stile comunicativo: potremmo aver scelto un contenuto appetibile ma se questo non viene comunicato con il linguaggio appropriato, sarà difficile far centrare al messaggio l’obiettivo.
Quali sono i consigli pratici per incrementare l’Engagement?
Per un grande brand è essenziale l’allineamento tra le campagne offline e online, insieme alla giusta attenzione per il proprio target che si sentirà tanto più coinvolto quanto più il messaggio sarà personalizzato. Per realtà più piccole a volte è ancora più semplice ottenere interazione in quanto l’azienda o l’organizzazione, se si sa porre nella giusta maniera, può essere percepita dal target come molto vicina, grazie anche all’integrazione di tutti i canali social che se usati sinergicamente potranno creare un’esperienza più intensa e quindi più efficace. Ci sono poi alcune tecniche che su YouTube funzionano sempre e se il brand riesce ad applicarle nella giusta maniera, sicuramente riuscirà a raccoglierne i frutti: servirsi di un personaggio simpatico, creare concorsi incoraggiando l’invio di materiale, creare video divertenti oppure ad alto valore informativo. Senza però dimenticare le giuste call-to-action: molto spesso vedo delle campagne che mi colpiscono e vorrei approfondire meglio il prodotto o il servizio presentato, ma mancando dei chiari inviti all’azione l’attenzione si sposta presto verso un altro oggetto ed il messaggio della comunicazione, seppur persuasivo, non da origine a nessun tipo di conversione.
Come si sta evolvendo YouTube per il Mobile?
La fruizione di YouTube da mobile riguarda il 25% del traffico totale al sito, con una stima di oltre 1 miliardo di visualizzazioni al giorno. Con queste cifre YouTube non può certo ignorare il pubblico mobile e grandi passi avanti sono stati fatti durante quest’anno nel perfezionamento del sistema pubblicitario soprattutto sui mobile device e di conseguenza anche sul conteggio delle views. Credo che però il vero salto di qualità si avrà con la diffusione delle smart TV e qualcosa di interessante si può già vedere al seguete indirizzo: http://www.youtube.com/yt/sendtotv/.
Come sta cambiando l’usabilità lato utente e cosa dovremmo aspettarci da YuTube nel prossimo futuro?
Forse la domanda giusta è: cosa non dovremmo aspettarci da YouTube nel prossimo futuro! Inutile ricordare che dietro YouTube si nascondono le prepotenti ambizioni di Google ragion per cui è impossibile immaginare per questa piattaforma un futuro nell’ombra, ma anzi, assisteremo ad una progressiva espansione sia nell’offerta di contenuti che nelle possibilità di fruizione. I canali a pagamento lanciati quest’anno in America ci raccontano che YouTube vuole crescere e vuole sempre più competere con l’offerta della televisione e dei servizi professionali di streaming online.
I restyling del 2012/2013 hanno interessato ogni aspetto della piattaforma, dalla home page alla configurazione dei singoli canali, con l’obiettivo di creare uno YouTube sempre più capace di rispondere alle esigenze di personalizzazione dei singoli utenti e favorire una maggiore permanenza sui video.
L’intenzione è quella di dare un’esperienza più strutturata della piattaforma che diventa per l’utente non più un semplice luogo di “ricerca e scoperta” – caratterizzato da una fruizione occasionale – ma un vero e proprio contenitore di prodotti “familiari” che l’utente seleziona e cura con particolare attenzione: tutto ciò stimola a tornare più di frequente sulla piattaforma e ad integrarla, man mano, nelle proprie abitudini di navigazione.
Descrivi in soli 3 punti ciò che secondo te serve per avere successo su YouTube.
Valore, personalizzazione e creatività sono le tre chiavi per una strategia di successo.
Valore perché di fronte all’abbondanza di contenuti con la quale ci troviamo a competere, è impossibile pensare di propinare al pubblico qualcosa che non rappresenti veramente una differenza e non soddisfi i criteri di utilità, intrattenimento e novità.
Personalizzazione perché comunicare a tutti è come comunicare a nessuno. Se il brand vuole essere ascoltato, deve prima di tutto ascoltare e soddisfare prontamente le necessità di un pubblico che ha delle proprie caratteristiche ed un proprio linguaggio.
Un brand deve comunicare con passione e come ci ricorda Florence Nightingale “la creatività è la naturale estensione del nostro entusiasmo”; proprio per questo motivo la creatività è molto più efficace di un grande budget ed è l’ingrediente essenziale per grandi e piccoli successi.
Ringrazio Anna Covone per la disponibilità e l’attenzione posta alla nostre domande – di seguito troverai i links per continuare a seguire online Laseomante.