Come guadagnare con i domini

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Ma come è possibile guadagnare con i nomi a domino escludendo le attività che ad essi ci si potrebbero associare?
La prima cosa da fare per chi vuol guadagnare coi nomi a domini è dividere in tre generi l’immenso parco dei nomi a dominio. Ovvero:

  1. i nomi a dominio per la vendita,
  2. i nomi a dominio per l’alto traffico,
  3. i nomi a dominio per il keyword domanis.

I nomi a dominio per la vendita, i cosiddetti ”nomi a dominio premium” consigliati come nomi a dominio brevi e diretti ed un’estensione riferibile solo al mercato di lingua a cui è diretta la vendita (es: in Italia. It e .com va benissimo) e soprattutto i nomi a dominio premium debbono coincidere col prodotto che è facile commercializzare. Nel senso che è più probabile avviare un nome a dominio premium tipo cellulari.it e non invece banane.it; infatti nel primo caso è verosimile credere sia possibile acquistare un telefonino via Internet e non altrimenti un chilo di banane.
Poi ci son i nomi a dominio ad alto traffico; costano pochissimo, i cosiddetti typo o misspelling; somigliano nel testo a i grandi nomi a dominio che coincidono nelle ricerche attraverso gli errori potenzialmente digitati dall’utente in cerca di quell’ indirizzo web assai famoso che per l’occasione si vuole imitare. Bisogna comunque affidare il massimo dell’attenzione possibile anche per questo inconsueto piano di marketing che se da un aparte assicura è vero grandi guadagni d’altra parte porta molte possibilità di violazione dei relativi nomi a dominio a cui vogliono palesemente riferirsi.
E poi ci sono i nomi a dominio “Keyword domanis; domini che costano altrettanto poco e di scarso valore commerciale, ma contenenti parole chiavi potenzialmente di grande successo. E siccome la domanda di acquisto e relativa risposta di vendita sul web è sempre in crescita, nomi a dominio che promettono più di quel che appaiono non è difficile ammetterli al domanis park.
Si ricorda la recente liberalizzazione dei giochi ritenuti d’azzardo; all’indomani della liberalizzazione si scoprì che i nomi a dominio poker.it, casino.it, lo stesso bet.it erano stati tutti quanti già occupati tempo addietro e per somme piuttosto considerevoli.

Nuovi e vecchi domini cosa sono?

Il mercato dei nomi a dominio in Italia è nel pieno della crescita rispetto agli anni in cui non si sono registrati movimenti significativi in questi termini, mentre nel resto dell’Europa andava molto meglio, Inghilterra in prima linea contro l’immenso mercato dei nomi a dominio negli States.

Ma cos’è un nome a dominio se non solo un indirizzo web e nient’altro? E come potrebbe un indirizzo web potersi rilevare una bella opportunità di guadagno?

I nomi a dominio tutti insieme sono come uno spazio occupato da edifici; ognuno di questi è visitabile da un numero corrispondente più o meno infinito di utenti internauti; né più né meno che aver un negozio in piazza del Duomo a Milano; averlo in questa posizione t’assicura affluenza e visibilità.

Ma non basta! Un numero elevato di visite ed un’affluenza continua non garantisce di fatto una rendita sostanziosa se alle tue visite lasci poco da scegliere.
Infatti la prima buona regola per imprimersi nelle menti dei visitatori è un brand, un marchio facilissimo, semplicissimo da pronunciare, magari simpatico, che ti vieni in mente se dicessi Nike? E se ti dicessi CocaCola? Basti pensare che questo marchio durante i suoi primi anni di vita nessuno riusciva ad associarlo ad una bibita.
Quindi prova a dire Google, Facebook, Wikipedia, oppure You Tube, Ebay, PayPal e così via….molti non sanno neppure di cosa si stia parlano eppure sanno già pronunciarlo perché lo hanno sentito dir milioni di volte da milioni di persone. Quindi non è vero che il nome a dominio.
Ormai tutti sanno che al McDonald’s si va per mangiar panino e che un Levis ed un Jeans son la stessa cosa; con questo si vuole aggiungere che un ottimo nome a dominio con un ottimo imprinting guida già metà del lavoro da farsi.
E non è certo cosa che capita tutti i giorni mettere in vendita un nome a dominio come sex.com per soli 13 milioni di dollari o ancor più accessibile alle nostre tasche un nome a dominio come prestiti.it per la meritevole somma di 200.000 € E non deva affatto spaventare una del genere; infatti il nome a dominio ecommerce.it Jcode Srl ha fatto spaere di averlo acquistato per poco più di 9.000 €, un affare, non v’è dubbio!

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